Con tantangram, al Teatro Lirico di Cagliari suonano tutti

di Redazionep Commenta

Il Teatro Lirico di Cagliari è un teatro all’avanguardia nella sperimentazione tecnologica. È il primo ente ad aver investito nella creazione di un Centro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico.

La presenza del Teatro Lirico cagliaritano su internet è molto interessante e viva. Parte dai social network, da Facebook, Twitter, GooglePlus e Instagram per completarsi in un sito internet ufficiale completo di numerosi informazioni utili.

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Proprio sul sito ufficiale dell’ente si può approfondire l’impegno della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari per i bambini. I tecnici stanno mettendo a punto due applicazioni dedicate ai più piccoli: tantangram e pipira.pipira.

La prima delle due, tantangram parte dall’idea del puzzle più famoso della storia, composto da sette pezzi chiamati per l’appunto tan. Il bambino può comporre con questi pezzi migliaia di figure. Ogni tan è un frammento musicale suonato da un singolo strumento e per questo il bambino può comporre migliaia di melodie.

Il bambino mette insieme i sette pezzi e li combina definendo per loro anche l’altezza e la larghezza, vale a dire l’altezza musicale e la velocità con cui deve essere suonato il tan.

Tutti i frammenti suonano insieme e così il bambino, senza conoscere affatto la musica, ma sfruttando soltanto la famigliarità con le forme geometriche e con i colori, compone le sue melodie. In fondo non esiste un’unica soluzione.

L’applicazione pipira.pipira invece parte sempre dall’idea del puzzle ma stavolta i pezzi sono parte di un capolavoro artistico. Ad ogni quadro è associato un brano musicale molto celebre per l’epoca dell’opera. L’esempio classico che si fa sul sito del Teatro è quello della Guernica di Picasso che viene associata alla Sagra di Primavera di Igor Stravinsky.

In questo caso l’opera deve essere ricomposta in modo corretto e soltanto così facendo il bambino ha l’opportunità di ascoltare il brano collegato all’opera.

Le applicazioni sono pensate da Nicola Fioravanti e sviluppate in collaborazione con TSC Consulting, la stessa azienda che si occupa della sperimentazione dell’ente con i Google Glass.

La Turandot, che sarà rappresentata a Cagliari, ogni mercoledì e ogni sabato fino al 16 agosto, a partire dal 31 luglio diventerà interattiva. Indossando i Google Glass e collegandosi ai profili social dell’ente è possibile infatti vedere l’opera dagli occhi di chi la mette in scena o lavora dietro le quinte.

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