Trouble Makers, la recensione completa

di Lucio Botteri Commenta

Ve lo abbiamo segnalato pochi giorni fa, appena fu disponibile in App Store, ci abbiamo giocato parecchio e siamo pronti per proporvi la nostra recensione completa.

Si tratta di un nuovo gioco di simulazione della Electronic Arts, che segue il successo economico dei tanti titoli simili presenti in App Store (il nostro preferito, forse ormai l’avrete capito, è The Oregon Trail, ma ce ne sono davvero tanti che meritano), si tratta di titoli freemium, alcuni più free e altri più mium, purtroppo in questo caso siamo di fronte ad uno di questa seconda categoria.

Grafica e sonoro

Partendo dal fatto che il titolo è marcato EA ed è una garanzia di qualità, infatti ogni singola texture del gioco è curata fin nei dettagli. La visuale è isometrica e possiamo zoomare parecchio sui dettagli, dettagli grafici che non sgranano mai neanche al massimo dello zoom. La colonna sonora è molto bella, in stile fantascientifico d’autore.

Giocabilità e longevità

Come in tutti i giochi del genere la voglia di costruire ed espanderci (e soprattutto di sbloccare tutti i mostri possibili) prenderà il sopravvento su ogni remora iniziale dovuta ai meccanismi di gioco, piuttosto lenti da apprendere. All’inizio saremo sommersi da tutorial in inglese, per chi non mastica la lingua sarà decisamente frustrante approcciarsi al gioco. I contenuti bonus (banconote, in questo caso) arrivano anche a costare 79,99€ (OTTANTA EURO!) quindi state attenti a non farvi prendere la mano, spendere cifre simili per un giochino del genere è davvero uno schiaffo alla miseria.

Sistema di controllo

Non mi ha stupito il sistema di controllo, un po’ criptico inizialmente, anche di più rispetto ad altri giochi simili. Inoltre, come sempre, gli elementi dello scenario si accavallano un po’ tra loro (tallone d’Achille della visuale isometrica) e purtroppo non è possibile girare lo scenario di 90 gradi. Per il resto, tutto regolare.

Giudizio complessivo

Nulla di nuovo, dalla EA ci si aspetta di più. Più che un laboratorio di mostri, sembra una macchina per fare soldi, quelli veri. Peccato che i mostri, anzi, i polli da spennare in questo caso siamo noi. Il mio consiglio è il solito: se volete giocarci, godetevelo poco alla volta e non cedete alle tentazioni dell’in-app purchasing.

Grafica 8
Sonoro 7

Giocabilità e longevità 6
Sistema di controllo 6
Voto Complessivo 5

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